Comunicato alle lavoratrici ed ai lavoratori dipendenti di SDA
Le Segreterie Nazionali di Filt, Fit, Uilt e le rispettive RSA hanno dichiarato lo stato di agitazione per tutto il personale dipendente di SDA.
Dopo diverse richieste di incontro, effettuate dalla delegazione sindacale, dalla metà del mese di novembre si sono avviate
le trattative per rinnovare l’accordo integrativo aziendale.
Le tematiche poste dal Sindacato sono:
- Definizione di un accordo per proseguire l’attività in smart working, oltre l’emergenza in essere, secondo modalità
e trattamenti condivisi.
- Riconoscimento economico adeguato al personale che, durante il 2020, nonostante le oggettive difficoltà e la situazione di grave pericolo, ha garantito la continuità operativa e funzionale di SDA ed ha consentito all’azienda di incrementare il movimentato.
- Adeguamento di organico per le realtà operative più in difficoltà.
- Condivisione di un PdR, a partire dal 2021, con caratteristiche di reale percepibilità, in analogia con quanto avviene per la casa madre.
- Riconoscimento della ½ ora di stacco retribuito, al personale operativo che lavora in turno, in applicazione del CCNL ed in coerenza con le recenti sentenze.
Su questi temi si è svolto un negoziato difficile, vista la possibilità di contrattare solamente in telematico, e, dopo diversi incontri, si è giunti ad un punto di possibile convergenza, con atteggiamento di grande responsabilità da parte del Sindacato. L’azienda ha dichiarato la disponibilità a dare un modesto riscontro per il 2020 (max 400 euro netti), sul PdR e sullo smart working si sarebbe approfondita la trattativa da gennaio e sulla mezz’ora si sarebbe fatta un’analisi congiunta per verificare ogni singola realtà.
Come Sindacato abbiamo chiesto che l’importo per il 2020 fosse almeno del tetto massimo defiscalizzabile di 516 euro (anche se inferiore alla nostra aspettativa) e da erogare come liberalità condivisa entro le festività, in buoni acquisto utilizzabili per tutto il 2021. Sullo smart working abbiamo condiviso la proposta di negoziare a gennaio; per il PdR abbiamo rimandato all’inizio del 2021, richiedendo un incremento della cifra raggiungibile (da portare oltre i 1000 euro) e per la mezz’ora abbiamo dato disponibilità ad approfondire l’analisi, a partire dalla storicizzazione della turnistica, dai diritti acquisiti e dalla situazione dei turni.
Il tutto in un’unica soluzione negoziale che doveva vedere l’erogazione del riscontro per il 2020 prima di Natale. L’azienda,
che sembrava aver accettato la proposta complessiva, si è presa un giorno per verificare e dare risposta definitiva.
Al mattino del 16 dicembre, mostrando tutta l’insipienza e la scarsa adeguatezza al confronto, la delegazione aziendale ha fatto sapere che, contrariamente a quanto era apparso la sera del 14, non avrebbe proceduto all’intesa. L’azienda ha così messo in evidenza il becero secondo fine di volersi mettersi al riparo dalle sentenze sulla mezz’ora, rifiutando di dare il minimo riconoscimento dovuto e promesso al personale, per l’anno 2020.
Di fronte a questo atteggiamento, scorretto ed al limite del ricattatorio, il Sindacato e le RSA hanno dichiarato l’immediato
stato di agitazione e la sospensione delle prestazioni in orario straordinario.
Invitiamo quindi tutto il personale dipendente ad astenersi dal prestare attività straordinaria, a non dare disponibilità al lavoro domenicale e festivo e ad operare secondo le disposizioni relative alla sicurezza ed a quanto disposto in materia di prevenzione del contagio. Le necessità di implementazione di organico, in una situazione caotica e di grande attività come l’attuale, dovranno essere ben percepibili dalla direzione aziendale, al fine di avere giuste risposte anche su questo versante.
Le OO.SS. e le RSA, dopo aver compiutamente informato e coinvolto il personale dipendente, si riservano di avviare
ulteriori forme di lotta e di contrasto all’inaccettabile atteggiamento aziendale.
Roma, 16 dicembre 2020
Le Segreterie Nazionali
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