COMUNICATO STAMPA

Ancora una volta il mondo del lavoro deve piangere una vittima.
MIHAI AGAPI, nella giornata di ieri ha reso la vita cadendo da una impalcatura nel cantiere del nuovo polo logistico di Trecate.
Alla famiglia del lavoratore tutta la nostra solidarietà e vicinanza in questo triste momento.
Alle autorità competenti il compito di fare luce sulla dinamica dell’incidente e ricercare le responsabilità di questa nuova MORTE BIANCA.
Solo pochi giorni dalla ripresa produttiva determinata dal corona virus e già si verificano incidenti mortali sul lavoro. In alcuni settori inoltre i motivi dei decessi sono identici da 100 anni a questa parte, la caduta dall’alto nel settore edile ne è un esempio.
La catena del lavoro in appalto è fonte di pericolose mancate applicazioni di norme in materia di sicurezza, altro che deregolamentare ulteriormente del codice degli APPALTI come qualcuno immagina semplicisticamente parlando di un LACCIO allo sviluppo economico.
La vita di lavoratori e lavoratrici viene prima di ogni altra cosa.
Siamo tutti impegnati in questa difficile fase a garantire l’applicazione del protocollo sulla sicurezza condiviso, ma il fatto di ieri ci dice ancora una volta che ancora non basta, nei luoghi di lavoro si continua a morire.
Non è più accettabile che in Italia si debba continuare a morire sul lavoro.

Novara 09 maggio 2020
Segreteria CGIL di Novara e del Verbano Cusio Ossola

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